“Incinta a causa di un climatizzatore” I L’assurda vicenda non ha eguali: è la prima volta che succede
Una donna è rimasta incinta senza aver avuto bisogno di rapporto intimo con un uomo ma grazie all’aria condizionata.
Negli anni la scienza ha fatto numerosi progressi nel campo della fecondazione artificiale. Ora infatti una donna ha la possibilità di rimanere incinta attraverso svariate tecniche, come la fecondazione in vitro, che non richiede il tradizionale contatto fisico, ma tutto il processo viene svolto in un laboratorio. Ma ci sono ancora casi, a cui si può dare più o meno credibilità, di gravidanze nate nei modi più insoliti.
E’ il caso della vicenda che si è svolta in un carcere di Miami, una delle città più popolose dello stato americano della Florida. Qui Daisy Link, questo il nome della protagonista di questo bislacco episodio, ha affermato di essere rimasta incinta.
Ma non è tutto perché ha aggiunto di non aver avuto alcun contatto fisico con altri carcerati uomini, anche se ha rivelato che il padre del bambino è uno degli innumerevoli detenuti che risiedono al Guilford Knight Correctional Center, dove i due si sono incontrati per la prima volta.
La fecondazione attraverso il sistema di aria condizionata
Il caso diventato molto popolare nelle ultime settimane e c’è una ragione ben precisa. Una detenuta sostiene di aspettare un bambino da un uomo, che si trova nello stesso carcere. Tra i due però non c’è stato alcun rapporto, ma la gravidanza sarebbe frutto di un’ingegnosa trovata.
A quanto pare la ventinovenne avrebbe cominciato ad intraprendere una relazione con Joan Depaz, grazie alle conversazioni che sono riusciti ad avere attraverso le bocchette d’aria delle rispettive celle. Dopo aver trascorso ore e ore a parlare si sono innamorati a tal punto di pensare di mettere su famiglia.
L’invio di sperma
Nonostante si trovassero in carcere, i due hanno pensato di diventare genitori. La logistica non era delle più semplici, visto che non condividevano uno spazio, ma hanno provato un metodo strano ma apparentemente ci sono riusciti. Hanno scoperto che le loro celle erano collegate da un condotto a forma di “L”.
Così hanno deciso di sfruttare quella bocchetta d’aria: l’uomo inviava il suo sperma per ben cinque volte al giorno avvolgendolo in un involucro di plastica. La donna, non faceva altro che raccoglierlo e lo inseriva in alcuni applicatori. Questa pratica è andata avanti per un mese e sembra aver funzionato dato che quest’ultima è rimasta incinta. Il bambino però sarà affidato alle cure della sua famiglia in quanto entrambi i genitori si trovano ancora in carcere in attesa dei rispettivi processi.