“Rapito perché non vuole andare dal dentista” I La storia di un dodicenne ha catturato il cuore degli utenti

Un bambino timoroso di recarsi dal dentista ha deciso di progettare il proprio rapimento allarmando la famiglia.

C’è chi ha paura dei ragni, c’è invece chi soffre di claustrofobia, altri temono il dentista. Proprio così. In questo caso si parla infatti di odontofobia, che come si può dedurre dal termine ci si riferisce a tutti coloro che hanno terrore dei dentisti e delle cure dentistiche.

Al contrario di ciò che si può pensare, un numero considerevole soffre di tale condizione. Si stima infatti che il 20% della popolazione mondiale presenti dei sintomi associabili a questa fobia. Questo numero tende a crescere tra i bambini, i quali oltretutto, tendono a recarsi nello studio dentistico più spesso, magari per problematiche legate all’apparecchio dentale oppure per una semplice visita di controllo.

Ma quello che ha fatto un ragazzino di dodici anni pur di non recarsi dal dentista ha davvero dell’incredibile. Ha inscenato il proprio rapimento per sfuggire dalle sue “grinfie”. Ma scopriamo nel dettaglio cosa è accaduto.

Il presunto rapimento

Il bambino in questione, la cui storia è poi finita sulle prime pagine dei giornali aveva una gran paura di andare a fare una classica visita di controllo dal proprio dentista. Perciò ha deciso di prendere in mano la situazione: ha fatto finta di essere stato rapito. Infatti è fuggito in un paesino poco distante dal suo, anche se se fin da subito ha attirato l’interesse della Polizia, che gli ha chiesto cosa stesse facendo.

Il ragazzo ha dichiarato che stava andando dal dentista quando è stato rapito dalla vicina città. Ma non si è fermato qui perché ha fornito una descrizione creativamente dettagliata della persona che, a suo dire, lo aveva fatto salire su un’auto. Ha detto agli agenti che il presunto uomo era europeo, sulla trentina e aveva una cicatrice verticale sul viso. Le autorità, non conoscendo la verità, hanno preso sul serio la sua denuncia.

La scoperta

Dopo aver trascorso intere settimane alla ricerca del fittizio rapitore, la polizia ha cominciato a insospettirsi sulla versione raccontata dal bambino quando ha esaminato i filmati delle telecamere a circuito chiuso della zona e non è riuscita a trovare alcuna pista.

In seguito quest’ultimo è stato nuovamente interrogato e ha confessato finalmente di essersi inventato la storia rivelando di aver inscenato il suo stesso rapimento nella speranza che il temuto appuntamento dal dentista venisse dimenticato.