Un astronauta è rimasto bloccato nello spazio perché il suo paese ha cessato di esistere - unitremilano.it
Quando un astronauta ha fatto ritorno sulla Terra dopo un lungo viaggio nello spazio ha scoperto che il suo paese d’origine non esisteva più.
Sin dagli anni ’60, quando si è effettuato il primo viaggio umano nello spazio, centinaia di astronauti hanno avuto la possibilità di vivere questa incredibile avventura. Per agevolare il lavoro di questi ultimi, circa 30 anni fa è stata costruita la stazione internazionale, che svolge la funzione di laboratorio di ricerca scientifica.
Ovviamente ogni esplorazione spaziale è differente da quella precedenza e dalla successiva, soprattutto in termini di durata. C’è chi orbita all’interno della stazione per qualche settimana, c’è invece chi resta per interi mesi. La permanenza più lunga è stata addirittura di 371 giorni ed è stata effettuata dall’astronauta americano Frank Rubio.
Ma lui non è l’unico astronauta che è entrato nella storia. C’è c’è un altro che ha fatto la storia ma per ragioni completamente diverse. Infatti, quando è tornato sulla Terra dopo aver trascorso quasi un anno nello spazio, al suo ritorno non ha trovato più il suo paese, almeno da un punto di vista geografico.
Immaginate di tornare dopo un lungo viaggio e non trovare più la vostra casa o perfino il vostro paese in caso di una vacanza internazionale. Ed è più o meno ciò che è accaduto all’astronauta Sergei Krikalev, che è stato nello spazio così a lungo che quando è tornato sulla Terra il suo paese tecnicamente non esisteva più.
Nel 1991 quest’ultimo è partito alla volta della stazione internazionale, dove è rimasto per 311 giorni, tornando sul pianeta Terra il 25 marzo 1992. Il piano originale però non era questo. La sua sarebbe dovuta essere una missione di routine della durata di cinque mesi, ma le cose presero una piega inaspettata.
Mentre Krikalev si trovava tra le stelle, nel dicembre 1991 l’Unione Sovietica si era dissolta in nazioni indipendenti. Di conseguenza, dovette rimanere sulla stazione per dieci mesi, senza avere più un Paese, il doppio del tempo previsto per la sua permanenza.
Il motivo è che i soldi si erano esauriti in quello che era il Kazakistan appena indipendente, quindi l’uomo sapeva che non c’erano i mezzi finanziari necessari per riportarlo indietro. Dopo dieci mesi però il sostituto di Krikalev è stato inviato alla stazione e lui riuscì finalmente tornare a casa.
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