Alzheimer, se fai questi due lavori non lo sviluppi I Scopri se fai parte di questo gruppo

Alzheimer, se fai questi due lavori non lo sviluppi I Scopri se fai parte di questo gruppo

I tassisti e gli autisti di ambulanze hanno meno probabilità di sviluppare l'Alzheimer - unitremilano.it

Alzheimer
I tassisti e gli autisti di ambulanze hanno meno probabilità di sviluppare l’Alzheimer – unitremilano.it

Secondo una delle ultime ricerche in materia, due gruppi di lavoratori hanno meno probabilità di sviluppare l’Alzheimer.

E’ già risaputo che i lavori particolarmente stimolanti per il cervello fungono da protezione contro lo sviluppo della demenza e in particolar modo della sua forma più comune, l’Alzheimer. Basti pensare che solo nel mondo ci sono oltre 55 milioni di persone che soffrono di questo particolare disturbo cognitivo, di cui 2 milioni solo in Italia.

Anche se no esiste ancora una cura contro questa malattia, ci sono alcune azioni che si possono intraprendere per rallentarne lo sviluppo. Ma secondo uno studio, ci sono anche un paio di impieghi, abbastanza diffusi nel nostro paese, che potrebbero impedire alle persone di morire di un grave declino mentale.

Questo è ciò che hanno concluso i ricercatori del Mass General Brigham e della Harvard Medical School, i quali hanno scoperto uno stretto legame tra un’elevata navigazione spaziale e la riduzione del rischio di mortalità per Alzheimer.

I due gruppi di lavoratori che presentano un rischio minore di morire di Alzheimer

Dallo studio è emerso che la più grande arma nella lotta contro l’Alzheimer potrebbe essere il volante della vostra auto. Quest’ultimo infatti suggerisce che gli autisti di taxi e ambulanze potrebbero avere un segreto sorprendente per la salute del cervello.

I ricercatori hanno analizzato quasi nove milioni di certificati di morte, dai quali si è rilevato che i professionisti che passano la loro carriera a risolvere continuamente enigmi di navigazione potrebbero dare al loro cervello un potente allenamento protettivo. Hanno infatti affermato che “la stessa parte del cervello coinvolta nella creazione di mappe spaziali cognitive, che viene usata per navigare nel mondo circostante, è anche coinvolta nello sviluppo della malattia di Alzheimer”.

Tassista
I tassisti e gli autisti di ambulanze hanno meno probabilità di sviluppare l’Alzheimer – unitremilano.it

I risultati dello studio

Nell’analisi effettuata dai ricercatori sono state analizzate 443 professioni differenti, prestando però una particolare attenzione ai lavori che richiedono un’elaborazione spaziale in tempo reale. E’ uscito fuori che i tassisti e gli autisti di ambulanze presentano tassi di morte per Alzheimer significativamente più bassi rispetto a tutte le altre professioni.

Infatti su una media del 3,88% delle persone decedute a causa di questa malattia, i tassi erano molto più bassi per i tassisti (1,03%) e gli autisti di ambulanze (0,74%). È interessante notare che questo effetto non riguarda altri impieghi che richiedono l’utilizzo di un mezzo di trasporto come i conducenti di autobus e i piloti di aerei. Da ciò si deduce che quando il percorso tra il punto A e il punto B non cambia mai, guidare o volare verso queste destinazioni non stimola il cervello, suggerendo che potrebbe esserci qualcosa di speciale nel tipo di navigazione in tempo reale e di elaborazione spaziale che i tassisti e i conducenti di ambulanze devono eseguire costantemente.