L’intelligenza artificiale ha aiutato una donna a riacquistare la vista grazie ad un’operazione innovativa.
Dalla sua nascita, l’intelligenza artificiale ha fatto passi da giganti in molteplici settori, come dimostrato dal caso di Patricia Gonçalves, che ha avuto la possibilità di riacquistare la vista grazie ad un intervento che ha fatto uso di strumenti AI.
Infatti, la donna inglese, qualificata legalmente come cieca, è riuscita a riguadagnare la vista. Ha iniziato a portare gli occhiali all’età di cinque anni e la sua miopia era così forte che non riusciva a distinguere nemmeno le lettere più grandi presenti nella classica tabella optometrica presente nello studio dell’oculista.
Ecco perché ha deciso di sottoporsi ad una nuova tipologia di intervento, caratterizzato dall’utilizzo dell’Intelligenza artificiale. Lei è stata comunque la prima di un gruppo finora composto da 200 persone, a provare questa particolare operazione, unica al mondo.
La maggior parte dei diretti interessati è riuscita ad avere una visione perfetta entro tre mesi, evidenziando il potenziale di questa tecnologia per rendere migliore la qualità della vita di milioni di persone con gravi problemi alla vista. Ma scopriamo nel dettaglio in cosa consiste l’intervento in questione e soprattutto in che modo questa scoperta medica potrà essere sfruttata a vantaggio dell’umanità.
La procedura è nota come “Eyevatar“, e gli esperti del settore sono d’accordo nell’affermare che rappresenta una pietra miliare nel trattamento di problemi visivi complessi. Si procede realizzando una rappresentazione precisa e tridimensionale della struttura oculare.
Questa viene generata dal dispositivo SIGHTMAP, un sistema diagnostico avanzato che combina tecnologie innovative. Dirigendo migliaia di raggi luminosi sull’occhio e catturando i dati riflessi, SIGHTMAP costruisce un modello 3D che diventa la base per la pianificazione dell’intervento chirurgico.
Il modello creato tramite SIGHTMAP prende il nome di “Eyevatar”, e consente al sistema di intelligenza artificiale di simulare in pochi minuti fino a 2 mila possibili procedure, individuando quella più adatta alle esigenze specifiche di ogni paziente.
La tecnologia che integra l’intelligenza artificiale analizza come la luce interagisce con le diverse strutture dell’occhio in ogni modello simulato. Questo permette nello specifico di simulare virtualmente i trattamenti e di effettuare regolazioni iterative, confrontando i dati simulati con quelli misurati direttamente sull’occhio del paziente.
Avete mai provato l'esperimento dell'elefante rosa? E' perfetto per tutti coloro che soffrono di ansia…
La conduttrice veneta ha appena annunciato che nel 2025 dovrà affrontare dei cambiamenti che stravolgeranno…
E' in arrivo una uova stravolgente app che permette di unire due delle piattaforme più…
Basta la buccia di un comunissimo frutto per prevenire la formazione delle rughe e al…
Con la nuova funzionalità introdotta da Microsoft non avrete più bisogno del traduttore per parlare…
Ci sono alcuni ingredienti che dovrebbero essere evitati di prima mattina per limitare il rischio…