Ridurre il girovita non dona benefici a tutti I Se hai questa condizione vai incontro a gravi problemi di salute
Se si soffre di una determinata malattia metabolica cronica, non è consigliato perdere centimetri sul girovita.
Una nuova ricerca sembra sfidare alcuni luoghi comuni sul peso e sulla salute. Quando si soffre di obesità o si è in leggero sovrappeso, uno dei primi consigli degli esperti è quello di perdere peso seguendo una dieta sana e una routine di esercizi.
Questo però potrebbe non valere, almeno in parte, per le persone affette da diabete, soprattutto per le donne. Sembra infatti che una circonferenza di vita maggiore funga da protezione contro il peggioramento della malattia.
Lo si evince da un’analisi recente eseguita su 6000 persone con diabete, portata avanti da un team di ricerca del Northern Jiangsu People’s Hospital in Cina. Quest’ultima ha seguito i partecipanti per 15 anni. Ma scopriamo nel dettaglio i risultati dello studio.
Il legame tra il diabete e la circonferenza vita
Esaminando il rapporto tra la circonferenza della vita e il rischio di mortalità, si è scoperto che per le donne con diabete, la relazione tra i due fattori formava una curva a U, con il rischio di morte più basso in corrispondenza del girovita di 107 centimetri, quindi ben al di sopra di ciò che è tipicamente considerato sano.
Per gli uomini invece, la relazione formava una curva a J, con il rischio di decesso più basso a 89 centimetri. Perciò le donne con una circonferenza più bassa di 107 mostravano un rischio di morte più elevato. Non solo per ogni centimetro in meno, il rischio aumentava del 3%.
Il paradosso dell’obesità
Il fenomeno sopracitato è conosciuto come “paradosso dell’obesità”, e non è la prima volta che viene osservato. Ci sono stati altri studi passati dove il sovrappeso o persino l’obesità offrivano una certa protezione contro la mortalità. Tuttavia, la ricerca condotta in Cina è tra le prime a dimostrare questo effetto relazionato nello specifico alla circonferenza vita nelle persone con diabete.
Tutto ciò suggerisce anche che le attuali linee guida sulla circonferenza ottimale potrebbero dover essere riconsiderate, almeno per le donne affette da diabete. Gli esperti in ogni caso mettono in guardia dall’interpretare questi risultati come una raccomandazione ad aumentare di peso. Infatti la relazione tra composizione corporea e risultati di salute è complessa e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra.