Avete mai pensato che il vostro gatto assumesse degli atteggiamenti da psicopatico? Ora avete la possibilità di dimostrarlo.
Agile, flessuoso e a tratti misterioso. Il gatto è da sempre stato uno degli animali domestici più popolari e amati, complici la sua indipendenza e libertà, caratteristiche che gli permettono di non aver mai bisogno di assistenza o supporto da parte dei loro padroni.
A differenza però dei cani per esempio, sono più propensi a legarsi prima ai luoghi che alle persone, dimostrando spesso una marcata territorialità, che tendono a difendere con le unghie e con i denti. per quanto riguarda invece il comportamento, questa tipologia di felini, come gli umani, a volte mostra tratti della personalità peculiari, definibili come impulsivi, cattivi e privi di empatia.
Sono gli stessi attributi che vengono associati alle persone psicopatiche. E ora la domanda sorge spontanea. Il gatto, soprattutto il vostro, può essere definito uno psicopatico? Certo, si tratta di un quesito alquanto bizzarro ma sicuramente nel tempo il vostro animaletto domestico avrà compiuto delle azioni all’apparenza inspiegabili. Per capirlo, gli studiosi hanno messo a punto un test.
Un gruppo di scienziati ha creato un test per scoprire cosa passa nella testa di un gatto quando decide i compiere determinate azioni. Si tratta di un questionario composto da 46 domande, il cui risultato potrà farvi capire come si posiziona il vostro felino in quello che viene chiamato “modello triarchico della psicopatia”.
Con questa terminologia si fa riferimento a un insieme di tratti della personalità che definiscono gli esseri umani privi di empatia, impulsivi, e con una tendenza alla manipolazione. Quindi, il modello sopracitato non fa altro che misurare i livelli di audacia, cattiveria e disinibizione per valutare le tendenze psicopatiche generali.
Anche se il test viene applicato normalmente agli esseri umani, è stato utilizzato anche per analizzare gli atteggiamenti dei gatti. Gli scienziati che si sono occupati di mettere insieme le domande hanno affermato che sono state le differenze nelle personalità dei loro gatti a ispirarli a iniziare questo studio.
Il questionario chiede informazioni su quanto il gatto sia avventuroso nell’esplorazione, su come reagisca al pericolo, su come si comporti con gli altri gatti, se abbia o meno bisogno di stimoli continui e su quanto segua le regole della casa. Vengono esaminati anche i comportamenti correlati, tra cui gli improvvisi sbalzi d’umore, l’aggressività nei confronti di nuove persone e le reazioni all’essere accarezzati.
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