E’ super popolare, caldo e soffice, ma dove nasce il cappello con pon pon? Ci sono una serie di teorie interessanti che circolano da decenni.
Quando si esce durante i mesi più freddi dell’anno, non c’è nulla di meglio che indossare un caldo copricapo per ripararsi dalle sgradevoli condizioni atmosferiche che caratterizzano questo periodo. Uno dei più utilizzati, soprattutto dal genere femminile, è il cappello a pon pon, che al contrario della concezione comune, è rivolto sia ai bambini che agli adulti
Nel corso degli ultimi decenni, nonostante le sue origini incerte, quest’ultimo è diventato un must dell’abbigliamento invernale. Dall’aspetto originale e variegato, molti non possono uscire di casa senza prima aver indossato questo stravagante cappellino.
La sua popolarità la si deve anche alla sua fantastica estetica, che varia ovviamente in base ai modelli, da quelli lavorati a maglia e raffiguranti figure geometriche, ai multicolor fino ad arrivare a quelli che presentano i doppi pon pon. Insomma, ce ne sono davvero di tutti i gusti. Oggi vogliamo farvi conoscere qualche dettaglio in più su questo cappello, soprattutto sulle sue presunte origini.
Esistono diverse teorie sull’origine del capello con pon pon. La prima risale all’epoca vichinga e vede come protagonista Freyer, il dio mitologico della pioggia e della fertilità, che si dice fosse solito portare un pon pon sull’elmo, lo stesso raffigurato su una statuetta a lui dedicata rinvenuta agli inizi del ‘900.
Inizialmente, si ritiene che la sua funzione fosse estetica, in quanto cercava di raccogliere e nascondere le cuciture all’estremità del berretto, ma secondo qualche studioso l’interessante dettaglio sul copricapo avesse semplicemente lo scopo di facilitare la rimozione del cappello.
Un’altra ipotesi colloca l’origine del pon pon in Francia, e in particolar nella marina francese. A quanto pare, nel 1858, durante una visita dell’imperatrice Eugenia, uno dei soldati subì un grave incidente a causa di una forte onde che fece muovere vigorosamente la nave. Lei gli offrì il suo fazzoletto per pulirsi, il quale però rimase intriso di sangue.
Per evitare futuri incidenti di questo tipo, si decise di inserire una pallina rossa sui berretti (in ricordo del fazzoletto macchiato dell’Imperatrice), così che questo accessorio divenne qualcosa di comune per proteggere le teste dei marinai su navi e sottomarini.
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