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Telegram ufficializza la chiusura I La decisione prende alla sprovvista milioni di utenti

La chiusura di canali e siti Telegram a causa della pirateria – unitremilano.it

Nella nota piattaforma di messaggistica sono stati cancellati migliaia di canali e siti web: ecco il motivo.

Telegram ha recentemente annunciato una grande cambiamento, che coinvolgerà milioni di utenti. Negli ultimi anni la celebre piattaforma di messaggistica istantanea ha acquistato una grande popolarità, diventando una delle app più scaricate e utilizzate al mondo.

Questo però ha catturato l’attenzione anche dei criminali, che la sfruttano per i propri scopi. Uno di questi riguarda la dilagante pirateria che ha coinvolto innumerevoli app e continua ancora oggi a farlo. Ecco perché Telegram ha deciso di correre ai ripari.

Fondata nel 2013, quest’ultima ha deciso di fare un’inversione di rotta cancellando migliaia di canali e siti web che promuovevano attività illegali in tutto il mondo. A breve dunque la vita degli utenti sulla piattaforma potrebbe cambiare.

La decisione di Telegram

A causa dell’aumento dei casi di pirateria, diverse realtà stanno prendendo molto seriamente la cosa cercando di trovare una soluzione per eradicare definitivamente il problema. Ovviamente non sarà un’impresa così semplice ma alcune azienda ce la stanno mettendo tutta.

Tra queste troviamo anche la società Gazprom Media, che negli ultimi mesi non ha solo bloccato link fraudolenti sulla celebre piattaforma di messaggistica, ma migliaia di siti e canali Telegram, utilizzato da altrettanti utenti. Basti pensare che nell’ultimo rapporto del 2024 a causa della pirateria sono stati chiusi 17400 siti web e 5700 canali.

La chiusura di canali e siti Telegram a causa della pirateria – unitremilano.it

Una piattaforma rinnovata

L’anno scorso l’azienda ha intentato 900 cause sulla proprietà intellettuale, vincendone 770. Queste misure hanno anche fatto sì che gli utenti perdessero interesse a utilizzare piattaforme come Telegram, poiché molti dei canali più visitati sono stati rimossi. Non solo i canali di Telegram, ma anche i link illegali sui motori di ricerca come Google.

La società ha ricevuto oltre 6,2 milioni di richieste di rimozione di link illegali lo scorso anno, seguito da Google con oltre 5 milioni di richieste. Questo è un esempio del cambio di paradigma che si sta verificando online, dato che non solo le trasmissioni televisive illegali vengono perseguite in modo più rapido e diretto, ma anche i link illegali nei motori di ricerca e anche i canali Telegram che promuovono contenuti pirata.

Arianna

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