L'antica funzione del piattino dove viene appoggiata la tazzina del caffè - unitremilano.it
Se si va in un bar e si ordina un caffè, la tazzina è sempre accompagnata da un piattino, ma non ha alcuna finalità di supporto.
Il caffè è una delle bevande più amate e diffuse in Italia, dove viene considerata una bevanda sociale e intrinseca della cultura. Basti pensare che ogni giorno nei bar sparsi lungo il territorio nazionale si consumano circa 95 milioni di tazzine di caffè.
Non a caso il 74% degli italiani lo beve ogni giorno, anche se la quantità consumata varia da persona a persona. In ogni caso, quando pensiamo ad una tazzina di caffè, spesso e volentieri la associamo al tradizionale piattino, che molti pensano rappresenti un semplice elemento decorativo o uno strumento di supporto dove appoggiare il cucchiaino o la bustina di zucchero.
In realtà la presenza di questo oggetto, dall’apparenza superficiale e perfino banale, ha origini molto profonde e significative. Ci sono varie teorie a riguardo, tutte molto curiose e soprattutto risalenti a diversi secoli fa.
Secondo una teoria francese, il piattino si è originato quando le tazzine non avevano i manici. Quindi quest’ultimo fungeva da semplice supporto per spostarle quando erano calde. Anche se successivamente venne aggiunto il manico, ci si rese conto che il piattino aveva un’altra importante utilità.
Infatti, posizionandoci la tazza, si è cominciato a notare come tra i due elementi si generava una corrente d’aria che accelerava la dissipazione del calore per convezione. In questo modo il caffè raggiungeva la temperatura giusta per essere consumato più rapidamente, senza il rischio di scottature e senza dover aspettare troppo a lungo che si raffreddasse.
Altre versioni invece affermano che tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo era comune vedere le persone versare direttamente il caffè sul piattino per farlo raffreddare più velocemente prima di berlo. Quest’ultimo infatti era di porcellana, e quindi entrando a contatto con una superficie fredda, la bevanda tendeva ad abbassarsi di temperatura.
Ma come funzionava esattamente? A quanto pare, il commensale versava un po’ di caffè dalla tazza al piattino per raffreddarlo e poi lo rimetteva nella tazza per temperare il resto del liquido. Secondo un’altra versione, il commensale versava il caffè dalla tazza al piattino e poi lo beveva direttamente dal piattino. Oggigiorno il piattino, oltre ad essere utilizzato per appoggiare il cucchiaino, serve a proteggere le superfici su cui viene appoggiata la tazzina di caffè per evitare che si macchino.
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