“Non ne avevo idea” I Uomo sorpreso con una colonna nell’auto: arresto immediato

Un uomo ha provato a lasciare la Grecia con un significativo pezzo di storia: la sua versione dei fatti non ha però convinto le autorità.

Un uomo tedesco ha recentemente fatto parlare di sé dopo essersi recato in Grecia per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Come sappiamo, si tratta di un paese ricco di storia e cultura, ragion per cui pullula di siti archeologici e musei a cielo aperto.

Chiunque visiti queste aree, sa bene di dover prestare la massima attenzione per non danneggiare i cimeli presenti. L’ultima cosa che ci si aspetta però è che una persona si porti via un pezzo di rovina come souvenir, come avrebbe fatto il protagonista di questa vicenda.

Il sessantunenne era in procinto di lasciare il territorio greco ed imbarcarsi su un traghetto alla volta dell’Italia, ma durante i controlli il personale incaricato di ispezionare l’auto, ha notato la presenza di un’antica colonna.

Beccato in flagrante

Dopo l’inaspettata scoperta, il sessantunenne è stato arrestato dalla Polizia poco prima che lasciasse la Grecia dal porto di Patrasso. Secondo alcune fonti locali, la colonna sarebbe stata trafugata da un sito archeologico. Il suo piano dunque è andato in fumo all’ultimo momento.

Per certificare l’autenticità della colonna, è stato chiamato sul posto un archeologo, che ha confermato che si trattava di un pezzo antico, non riuscendo però a specificarne l’origine e l’età, per le quali è necessaria un’analisi più approfondita.

La versione dell’uomo non convince

L’uomo è stato accusato di traffico di antichità, un reato che in Grecia comporta pene detentive fino a dodici anni. Quest’ultimo però ha detto alle autorità di non aver rubato la colonna, dichiarando invece di aver acquistato la colonna nei pressi dell’Acropoli di Atene da una persona a lui sconosciuta. Era però convinto che si trattasse di una replica molto ben fatta e non di un’autentica colonna antica.

In seguito alla sua dichiarazione, il giudice ha deciso di rilasciare il cittadino tedesco con la condizionale, vietandogli però di lasciare il Paese fino a nuovo ordine. Nel frattempo, ha disposto che le indagini proseguano per chiarire l’accaduto. Il prossimo passo sarà quello di inviare il reperto archeologico all’Ufficio delle Antichità, in modo da poter identificare il sito da cui proviene e da cui è stato rubato.