Scoperto l’unico mare che non tocca terraferma I La sua esistenza lascia senza parole i ricercatori

Scoperto l’unico mare che non tocca terraferma I La sua esistenza lascia senza parole i ricercatori

Alla scoperta del Mar dei Sargassi - unitremilano.it

Mare che non confina con la terraferma
Alla scoperta del Mar dei Sargassi – unitremilano.it

Anche se sembra surreale, molte persone non sanno che esiste un mare, seppur piccolo, che non confina con la terraferma.

Quando pensiamo ad una vasta area acquatica solitamente crediamo che si trovi in prossimità della terraferma. Basti pensare al nostro paese, circondato quasi interamente dal mare. Molti però non hanno la minima idea che al mondo esiste al mondo uno specchio d’acqua che non tocca alcuna costa.

Quest’ultima si chiamata Mar dei Sargassi ed è situata nell’Oceano Atlantico settentrionale, si chiama Mar dei Sargassi ed è caratterizzata da confini unici. Al contrario di ciò che può rimandare il nome, non è caratterizzata da spiagge o altre tipologie di territorio.

Infatti è definita dalle correnti oceaniche. Questo “mare” è ricoperto da un’alga giallo-marrone maleodorante (Sargassum) che ha creato una specie isola artificiale soprannominata North Atlantic Garbage Patch.

Alla scoperta del Mar dei Sargassi

Gli considerano il Mar dei Sargassi un “paradiso di biodiversità” e svolge un ruolo chiave nell’ecosistema del Nord Atlantico. Oggigiorno infatti rimane un sito di grande rilevanza culturale, ecologia e storica.

Diverse specie di animali in via d’estinzione come le anguille si raggiungono questa zona per riprodursi, mentre altre, come le balene e i tonni, vi migrano. Questo luogo inoltre è fondamentale per sostenere il ciclo di vita di numerose specie minacciate e in pericolo, tra cui lo squalo smeriglio e diversi tipi di tartarughe.

Mar dei Sargassi
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L’importanza storica

La presenza del Mar dei Sargassi è stata documentata anche da Cristoforo Colombo nel 1942 in occasione dell’incontro con gli strani tappeti di Sargassum, che oggi sappiamo essere delle grandi distese di alghe brune. Nei suoi diari di bordo scrisse che i suoi marinai temevano che l’alga li avrebbe impigliati e trascinati sul fondo dell’oceano, o che le calme senza vento che affrontavano nel “mare” avrebbero potuto impedire loro di tornare in Spagna.

Questi timori sono entrati poi a far parte della leggenda del mare per secoli e la sua notorietà è stata ulteriormente rafforzata dall’associazione con il famigerato Triangolo delle Bermuda. Al giorno d’oggi, questo luogo è minacciato dalla navigazione, come i rumori subacquei, il rilascio di sostanze chimiche, la pesca eccessiva, l’inquinamento da detriti galleggianti e, naturalmente, il cambiamento climatico.